Variazioni di clima dovute alle attività umane

2 dicembre 2015 (09:00)  /  Roma, Italia

Sede
Università degli Studi di Roma "La Sapienza"

Facoltà di Ingegneria, Aula del Chiostro

Via Eudossiana, 18 - 00184 Roma


Dettagli

Franca Mangianti

LE VARIAZIONI DEL REGIME DELLE PRECIPITAZIONI IN ITALIA

I recenti cambiamenti climatici, che hanno determinato un aumento di 0.6-0.8 °C della temperatura media superficiale terrestre rispetto all’inizio delle rilevazioni strumentali intorno al 1860, sono attribuibili in gran parte alle attività umane. Da uno studio effettuato prendendo in esame 82 stazioni meteorologiche rappresentative del regime pluviometrico, distribuite su tutto il territorio nazionale, appartenenti alle reti meteorologiche dell’Aeronautica Militare e dell’UCEA, è emerso il seguente scenario sulle precipitazioni: le precipitazioni totali annue sono diminuite, ma si evince un aumento di intensità giornaliera. Sono stati messi a confronto i dati del trentennio 1961-1990 con il decennio 1991-2000. Quest’ultimo risulta essere estremamente significativo per il cambiamento climatico. Le soluzioni per colmare il deficit idrico, conseguente alla variazione del regime delle precipitazioni, sono da ricercare nella razionalizzazione dell’uso dell’acqua in agricoltura, con una somministrazione che avvenga in tempi, modi e quantità ottimali. Lo studio del clima locale, le previsioni meteorologiche accurate e puntuali, la raccolta dell’acqua in opportuni bacini e metodi di irrigazione specializzati sono i cardini per il migliore utilizzo e l’ottimizzazione delle risorse idriche in agricoltura.

La dr.ssa Franca Mangianti De Angelis è dottore in Fisica. Ricercatrice dal 1970 al 2010, data del pensionamento, presso l’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA), attualmente “Unità di ricerca per lo studio della Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura” (CMA) del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura (CRA), in Roma. Responsabile, per quaranta anni, dello storico Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano presso l’UCEA. Rappresentante per l’Italia, dal 1971, dell’OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale) nelle Commissioni di Idrologia e Climatologia. Docente nei corsi di agrometeorologia organizzati da Enti e Università. Responsabile del progetto “A.T.M.O.S.FE.R.A.” - Enea-Comune di Roma-Ucea, per la previsione dell’inquinamento atmosferico in città. Attualmente è Presidente dell’Associazione “Edmondo Bernacca” onlus e svolge attività didattica e di divulgazione nella stampa nazionale e in programmi televisivi regionali e nazionali.

 

Frank S. Marzano

TELERILEVAMENTO SATELLITARE E RADAR METEOROLOGIA PER IL MONITORAGGIO DI PRECIPITAZIONI INTENSE

La precipitazione atmosferica è uno dei fattori chiave del ciclo idrologico. E’ un fenomeno che varia rapidamente nello spazio e nel tempo con processi convettivi che hanno scale di poche ore e decine di chilometri. I sistemi convenzionali per osservare precipitazioni dalle nubi sono basati su pluviometri, ma la loro accuratezza dipende dalla loro densità e, inoltre, non possono cogliere la dinamica della caduta della pioggia. I sistemi moderni per il monitoraggio degli eventi estremi e delle precipitazioni intense sono i radiometri su satelliti e i radar basati a terra, che sono parti essenziali dell’osservatorio globale di telerilevamento. In questo intervento si darà un quadro d’insieme degli elementi basilari del telerilevamento, con una discussione del suo potenziale e delle sue limitazioni per le analisi climatiche.

Il Dottor Marzano è professore di telerilevamento, radiopropagazione e radarmeteorologia all’Università La Sapienza di Roma e attualmente Direttore del Centro di eccellenza CETEMPS dell’Università di L’Aquila. Coordina progetti nazionali ed europei sugli eventi estremi e i rischi naturali per applicazioni alla geoscienza e di protezione civile.

 

Antonello Pasini

RISCALDAMENTO GLOBALE : COMPRENDERNE LE CAUSE E VALUTARNE GLI IMPATTI

Oggi abbiamo molte evidenze di cambiamenti climatici in tutto il pianeta, soprattutto di un riscaldamento a tutti i livelli, dal globale al locale. Tuttavia, i dati da soli ci possono dire che qualcosa sta cambiando, ma non riescono a spiegarci perchè. In questo intervento, allora, si illustrerà come la moderna scienza del clima affronti il problema di stabilire le cause fondamentali di questo fenomeno. Si introdurranno modelli di vario tipo, che, oltre che ricostruire il passato, ci possano anche dare indicazioni sul futuro climatico del pianeta. Inoltre, ci si chiederà: cosa significano questi cambiamenti per gli impatti sui territori, gli ecosistemi e l’uomo con le sue attività produttive, prima di tutte l’agricoltura? Infine, verrà fornita una breve descrizione dello stato del negoziato internazionale sui cambiamenti climatici.

Il Dr. Pasini è ricercatore dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR, dove è responsabile del settore modellistico. La sua attività di ricerca è incentrata principalmente sull’analisi modellistica del sistema clima, sia per comprenderne le cause di cambiamento a tutte le scale spaziali, sia per produrre scenari a scala locale, necessari per gli studi di impatto.

 

Germana Szpunar

GLI ANIMALI COME BIOINDICATORI DI CAMBIAMENTI CLIMATICI

I bioindicatori sono organismi o sistemi biologici utilizzati per valutare un'alterazione (chimica, fisica, biologica) dell'ambiente. I cambiamenti climatici in atto sul nostro Pianeta stanno determinando importanti trasformazioni delle condizioni ambientali. Tali trasformazioni implicano inevitabili conseguenze sugli organismi viventi presenti sulla Terra, che quindi svolgono il prezioso ruolo di organismi sentinella o bioindicatori. In un'ottica "dal globale al locale" (e viceversa) verranno analizzati alcuni degli studi scientifici più importanti sull'argomento, per far riflettere su come un incremento di 0,85°C in 132 anni (1880-2012: Quinto Report IPCC) possa aver determinato e determinerà conseguenze così rilevanti sugli animali e sugli ecosistemi.

La Dr.ssa Szpunar è Dottore di Ricerca in Biologia Animale, attualmente docente di Matematica e Scienze in una Scuola Secondaria di Primo Grado di Roma; collabora con il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "C. Darwin" (Sapienza Università di Roma) per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui micromammiferi in Italia.

 

Organizzatore: SAPIENZA / AIDIC

Informazioni
aidic@qmsroma.com